giovedì 15 marzo 2012

LHC è ripartito. Bene

LHC è ripartito. Bene:
LHC è ripartito e sta già funzionando bene. Dopo l’imprevisto all’SPS, era attesa per la mattina di ieri, 14 marzo, la ripartenza di LHC ma si è dovuto attendere fino alla tarda serata. I macchinisti sono stati impegnati nelle operazioni preliminari all’iniezione dei fasci fin dal mattino ma i primi protoni dentro la macchina si sono visti solo dopo le 22,30 perché queste operazioni sono sempre lunghe e delicate. I fasci non hanno compiuto subito un giro completo ma hanno percorso l’anello di 27 km passo dopo passo, cioè un settore alla volta. Il primo giro completo è stato ultimato con successo alle 23. A questo punto possiamo proprio dire che si è riaperta la stagione della caccia al bosone di Higgs.

martedì 13 marzo 2012

RINVIATA LA RIPRESA DI LHC

RINVIATA LA RIPRESA DI LHC:
La ripartenza di LHC prevista per domani pomeriggio è stata rimandata. Al più presto a mercoledì in mattinata, ma ancora non c’è certezza sulla data. Tutto è pronto per l’avvio del ciclo di run del 2012 nell’anello di 27 km di LHC, questo ritardo non è dovuto a problemi che riguardano la grande macchina. La causa risiede, invece, in un problema di vuoto nell’SPS. L’SPS è il preacceleratore, la macchina che fa girare i protoni per portarli all’energia di iniezione, cioè all’energia che devono avere quando sono immessi nell’anello di LHC. Al momento i macchinisti stanno indagando il difetto, qualcosa di più preciso sul momento della ripartenza si saprà domani.

martedì 6 marzo 2012

IL CERCHIO SI STRINGE SEMPRE DI PIU'

IL CERCHIO SI STRINGE SEMPRE DI PIU':

Si tratta di un decadimento molto raro, viene chiamato Bs in due muoni e si dovrebbe osservare tre volte ogni miliardo di eventi. La collaborazione LHCb, impegnata anche nello studio di questo processo, ha presentato ieri, durante la conferenza Rencontres de Moriond in corso a La Thuile, gli ultimi risultati ponendo dei nuovi limiti. “Questa misura è importante – spiega Pierluigi Campana, coordinatore dell’esperimento LHCb – perché i teorici sanno calcolare molto bene il suo valore all’interno del Modello Standard. Quindi nel caso ci fosse nuova fisica, questo numero potrebbe cambiare”. “Per ora, né noi né nessun altro esperimento, abbiamo raccolto abbastanza statistica – prosegue Campana – ma stiamo ponendo dei limiti sempre più stringenti: l’anno scorso avevamo un limite che era 10 volte quello attuale. Insomma, lo stiamo braccando”.