venerdì 14 dicembre 2012

DOMENICA 16 DICEMBRE CHIUDE LHC

DOMENICA 16 DICEMBRE CHIUDE LHC:
Domenica 16 dicembre LHC entrerà in pausa per circa un mese per la sua annuale pausa invernale. Si conclude così l'anno eccezionale dell'acceleratore del CERN che ha visto l'annuncio della scoperta del bosone di Higgs. “Il bilancio dell'anno è estremamente positivo – commenta Guido Tonelli, INFN di Pisa e spokesperson emerito di CMS - nel 2012 si puntava a raggiungere una luminosità integrata di 15 femtobarns inversi (circa 1.500.000 miliardi collisioni protone-protone), obiettivo che è stato superato abbondantemente arrivando, infatti, a una luminosità integrata di quasi 24 femtobarns inversi (circa 2.400.000 miliardi di collisioni). Prestazione che ha permesso, già a luglio, la scoperta del bosone di Higgs.”. Ora, durante queste 4 settimane di pausa, saranno effettuati i previsti lavori di consolidamento e di manutenzione della macchina. La possibilità di accedere ai tunnel e a tutti quei luoghi solitamente interdetti durante gli esperimenti renderà possibili le riparazioni necessarie, come ad esempio agli impianti di raffreddamento che soffrono di notevole usura. Un piccolo gruppo di esperti rimarrà al CERN anche durante la pausa natalizia  per sorvegliare lo stato della macchina. Il rivelatore, infatti, verrà mantenuto in uno stato dormiente (non verrà tolta la corrente) e l'elettronica in uno stato di sicurezza. Alla riapertura, che avverrà il 14 gennaio, LHC lavorerà con collisioni fra fasci di protoni e ioni di piombo per circa un mese fino alla chiusura definitiva di metà febbraio. Questa, insieme alla riduzione dell'intervallo di tempo tra il lancio di un pacchetto di protoni e l'altro (fino ad arrivare a 25 nanosecondi), è la novità con la quale si lavorerà nel 2013 in attesa della nuova apertura del 2015.

giovedì 6 dicembre 2012

LHC: UNA PAUSA MERITATA

LHC: UNA PAUSA MERITATA:

Domenica 16 dicembre LHC entrerà in pausa per la chiusura annuale in vista delle necessarie revisioni tecniche e di un'oculata strategia di risparmio energetico durante i mesi invernali. In questa stagione ricca di successi la sfida è quella di concludere l'anno con due nuovi record. Attualmente  gli esperimenti di LHC hanno raggiunto un numero enorme di collisioni rispetto all'anno precedente e agli obiettivi che si erano prefissati. In particolare ATLAS e CMS si erano fermati a 5,6 femtobarns inversi, cioè 560mila miliardi di collisioni tra singoli protoni. Oggi sono arrivati a 24 femtobarns inversi, ovvero circa 5 volte il risultato dell'anno precedente, superando la previsione di quadruplicare  il numero di collisioni fra particelle per unità di area. Anche per quanto riguarda la luminosità istantanea nelle collisioni protone-protone il traguardo raggiunto è eccellente perché si sono prodotte 8x1033 collisioni per centimetro quadrato per secondo.
Il seconda record è più arduo, si vuole testare la possibilità di ridurre l'intervallo di tempo tra un pacchetto (bunch) di protoni e l'altro. Attualmente i protoni dei fasci di LHC sono raggruppati in  bunch sparati ogni 50 nanosecondi: si vorrebbero dimezzare i tempi e arrivare a 25 nanosecondi. Purtroppo l'inconveniente al quale si va incontro è di ottenere dati non chiari a causa delle interferenze prodotte dalle nuvole elettroniche che accompagnano i protoni dei fasci così ravvicinati. In questo mese precedente alla chiusura i fisici di LHC vorrebbero tentare di gestire l'efficienza di emissione dei protoni tramite un'operazione di pulizia (scubbing) dei dati per rimuovere gli errori derivanti da queste interferenze elettroniche.