martedì 22 gennaio 2013

2013: prime collisioni di ALICE

2013: prime collisioni di ALICE:

L’anno di LHC riapre con buone notizie: domenica 20 gennaio l’esperimento ALICE ha raccolto le prime interazioni protoni-Piombo del 2013. Le attese sono molte se si considera che erano bastate quattro ore di presa dati nel settembre del 2012 per produrre tre pubblicazioni. ALICE ha sfruttato al massimo la precisione e l'affidabilità dei suoi rivelatori e i risultati sono stati presentati in tre recenti pubblicazioni che mettono in luce altrettanti aspetti dei processi che regolano queste collisioni. In particolare vengono fornite informazioni nuove e più precise sulla struttura del nucleo del protone e quindi utili per aggiornare le conoscenze su alcuni componenti delle particelle cariche (viene spiegata la misura della distribuzione angolare delle particelle, i nuovi dati raffinano i modelli di produzione di particelle, con particolare attenzione a quelli che prevedono effetti di saturazione -“shadowing”- dei componenti del protone [arXiv:1210.3615]). Nel secondo articolo, [arXiv:1210.4520], si descrive l'osservazione di un nuovo effetto nelle interazioni piombo-piombo: una soppressione di produzione di particelle rispetto alle corrispondenti collisioni protone-protone. Questa soppressione è assente nelle collisioni protone-piombo ed è quindi effettivamente dovuta alla creazione di un nuovo stato di materia nelle collisioni Piombo-Piombo (il Quark Gluon Plasma, QGP) e non alle diverse caratteristiche dei fasci. L'ultimo articolo, appena accettato, annuncia la sorpresa per l'inaspettata osservazione di fenomeni di asimmetria sulle collisioni. L'origine di questa correlazione resta per adesso inspiegata e rappresenta una nuova sfida per le previsioni della teoria delle interazioni forti. Intanto, dal 14 gennaio LHC si è dedicata (fino a metà febbraio) esclusivamente allo studio delle collisioni fra ioni di piombo.

lunedì 7 gennaio 2013

SI RIPARTE IL 14 GENNAIO

SI RIPARTE IL 14 GENNAIO:
LHC riprende la sua attività a partire da lunedì 14 gennaio, per circa un mese, con molte attese e qualche novità. La macchina è già pronta e si aspetta solo di accendere i fasci di protoni e ioni di piombo per le prime collisioni dell'anno. Gli studi preliminari hanno dato risultati molto sorprendenti soprattutto per ALICE che già nel 2010 e nel 2011 aveva iniziato a studiare i primi effetti delle collisioni fra ioni di piombo. L'attenzione sarà adesso interamente rivolta al controllo e all'interpretazione di questi effetti, in particolare alla spiegazione di quale possa essere la causa dei fenomeni di asimmetria già osservati in queste collisioni. Gli urti con nuclei di piombo, che sono formati da molti neutroni e protoni, produrranno un'energia tale da permettere, o quanto meno si spera, l'osservazione di un plasma di quark e gluoni (QGP): uno stato della materia esistito per pochi milionesimi di secondo subito dopo il big bang, ricreando, seppure per un tempo brevissimo, le condizioni appropriate per il “deconfinamento” (un plasma di quark e gluoni  in cui i quark e i gluoni che ne mediano l’interazione sono “liberati”). Questa asimmetria, del tutto inaspettata, va ancora spiegata e se da un lato potrebbe semplicemente essere dovuta alle caratteristiche intrinseche del piombo dall'altro potrebbe essere il segnale di qualcosa di totalmente nuovo. Con questa sfida si aprono le operazioni di LHC prima della chiusura fino al 2015.