venerdì 14 dicembre 2012
DOMENICA 16 DICEMBRE CHIUDE LHC
giovedì 6 dicembre 2012
LHC: UNA PAUSA MERITATA
Domenica 16 dicembre LHC entrerà in pausa per la chiusura annuale in vista delle necessarie revisioni tecniche e di un'oculata strategia di risparmio energetico durante i mesi invernali. In questa stagione ricca di successi la sfida è quella di concludere l'anno con due nuovi record. Attualmente gli esperimenti di LHC hanno raggiunto un numero enorme di collisioni rispetto all'anno precedente e agli obiettivi che si erano prefissati. In particolare ATLAS e CMS si erano fermati a 5,6 femtobarns inversi, cioè 560mila miliardi di collisioni tra singoli protoni. Oggi sono arrivati a 24 femtobarns inversi, ovvero circa 5 volte il risultato dell'anno precedente, superando la previsione di quadruplicare il numero di collisioni fra particelle per unità di area. Anche per quanto riguarda la luminosità istantanea nelle collisioni protone-protone il traguardo raggiunto è eccellente perché si sono prodotte 8x1033 collisioni per centimetro quadrato per secondo.
Il seconda record è più arduo, si vuole testare la possibilità di ridurre l'intervallo di tempo tra un pacchetto (bunch) di protoni e l'altro. Attualmente i protoni dei fasci di LHC sono raggruppati in bunch sparati ogni 50 nanosecondi: si vorrebbero dimezzare i tempi e arrivare a 25 nanosecondi. Purtroppo l'inconveniente al quale si va incontro è di ottenere dati non chiari a causa delle interferenze prodotte dalle nuvole elettroniche che accompagnano i protoni dei fasci così ravvicinati. In questo mese precedente alla chiusura i fisici di LHC vorrebbero tentare di gestire l'efficienza di emissione dei protoni tramite un'operazione di pulizia (scubbing) dei dati per rimuovere gli errori derivanti da queste interferenze elettroniche.
giovedì 15 novembre 2012
A BUDAPEST UN NUOVO CENTRO DI SUPERCALCOLO
E' stato inaugurato in Ungheria un nuovo potentissimo centro di raccolta e di elaborazione dati provenienti da LHC. L'ospita il Wigner Research Centre for Physics di Budapest e sarà, insieme al CERN, il primo e il più grande centro europeo a utilizzare i nuovi collegamenti a 100Gb per secondo. Lavorare con una banda ultralarga permetterà una rapida trasmissione dei dati che potranno essere conservati ed elaborati in remoto. L’efficienza, la sicurezza e la rapidità di trasmissione sono di vitale importanza per il successo di LHC, che genera circa 30 petabyte di dati ogni anno. “Avere un sito e operazioni che avvengono in remoto permetterà di soddisfare molte delle necessità legate alla rete. Insieme a GÉANT e NIIF/Hungarnet - spiega David Foster, vice-capo del Dipartimento IT del CERN – implementeremo le capacità di collegamento fra il CERN e il Wigner. La rete GÉANT è fondamentale per le nostre esigenze di trasferimento dati.” La struttura di Budapest agirà come un'estensione del centro dati già esistente al CERN, ma avrà soprattutto lo scopo fondamentale di fornire continuità operativa in caso di problemi alla sede centrale.
martedì 13 novembre 2012
SUPERSIMMETRIA PIU' LONTANA
La misurazione di un decadimento molto raro all'esperimento LHCb del CERN sembra restringere ulteriormente lo spazio per l’esistenza della supersimmetria. L’annuncio è stato dato a Kyoto nel corso dell’Hadron Collider Physics Symposium (HCP2012) dal team di LHCb che ha mostrato i nuovi dati sul decadimento del mesone B. L’esperimento LHCb, ottimizzato per misurare le proprietà di mesoni che contengono un quark b, ha per la prima volta l’evidenza di un rarissimo decadimento del mesone Bs in due muoni (fenomeno che accade solo 3 volte ogni miliardo di mesoni prodotti a LHC). Questo studio rende meno probabile (anche se al momento non elimina) l’esistenza della supersimmetria, almeno in questo specifico canale. “L’evidenza sperimentale di questo decadimento, ottenuta per la prima volta a LHCb – dice Pierluigi Campana portavoce dell’esperimento – anche se con un errore sperimentale per ora piuttosto ampio, ci indica che probabilmente dobbiamo continuare a cercare gli effetti della supersimmetria da qualche altra parte. La caccia è ancora aperta.” Infatti, se ci si fosse trovati in presenza di nuove particelle supersimmetriche, esse avrebbero influenzato il valore della frazione di decadimento di questa tipologia di decadimenti (ossia la frequenza con la quale una particella si trasforma in altre particelle). Invece questo valore è per ora saldamente all’interno dei limiti previsti dal Modello Standard. Ulteriori dati già raccolti da LHCb, ma ancora da analizzare, saranno in grado di confermare o meno se il Modello Standard, ancora una volta, ha passato indenne un’importante prova d’esame.
sabato 3 novembre 2012
Alice si prepara al dopo shutdown
L’esperimento ALICE di LHC - progettato per studiare la zuppa primordiale dei primi istanti dell’Universo, il Quark Gluon Plasma – sta pianificando di potenziare le prestazioni dell’esperimento, durante la lunga pausa di attività dell’acceleratore dei prossimi anni. La nuova ALICE traccerà con maggiore efficienza le traiettorie delle particelle emesse e identificherà con maggiore precisione i vertici delle collisioni degli ioni pesanti. Fino ad oggi l’acceleratore ha operato per circa due mesi con fasci di ioni di piombo, proprio per consentire ad ALICE di studiare le condizioni di estrema densità ed energia del Quark Gluon Plasma. “Questo tempo è stato sufficiente – ha dichiarato lo spokesperson dell’esperimento, Paolo Giubellino - perché ALICE e gli altri esperimenti di LHC producessero i risultati ottenuti ad altri acceleratori in molti anni. Siamo riusciti ad osservare la creazione di materia adronica calda a temperature, densità e volumi mai prima prodotti, effettuando misure in queste condizioni con una precisione mai raggiunta prima.” I successi ottenuti hanno spinto la collaborazione ad anticipare il potenziamento del rivelatore con l’obiettivo finale di migliorare di 100 volte l’attuale capacità di registrazione degli eventi di collisione.
lunedì 27 agosto 2012
PUBBLICATI GLI ARTICOLI SUL BOSONE DI HIGGS
Sono in fase di pubblicazione su Physics Letters B e già disponibili nella versione online della rivista gli articoli delle collaborazioni ATLAS e CMS che annunciano l’osservazione di una nuova particella compatibile con il bosone di Higgs del Modello Standard. Nei due articoli sono presentati i risultati della ricerca del bosone con collisioni protone-protone a energie di 7 e 8 TeV. Questi articoli erano già stati presentati su arxiv ma ricevono ora il “via libera” da una rivista con peer review. Un passaggio fondamentale per la comunità scientifica. Come era stato annunciato nel seminario al CERN del 4 luglio scorso, l’analisi dei dati raccolti nel 2011 e nel 2012 ha permesso agli esperimenti ATLAS e CMS di individuare la massa della nuova particella intorno ai 125 GeV, con significatività statistica di oltre 5 deviazioni standard, valore che permette di parlare di scoperta.
giovedì 23 agosto 2012
RADDOPPIATE LE COLLISIONI DEL 2011
La macchina di LHC sta andando a tutta velocità verso il suo ultimo autunno prima della sosta biennale. Negli esperimenti ATLAS e CMS infatti, si è ormai raddoppiato il nuemro di collisioni realizzate nel corso di tutto il 2011. L'anno scorso, dentro i due grandi esperimenti di LHC (quelli più impegnati nella riceerca del bosone di Higgs) si sono realizzati 5,6 femtobarns inversi cioè 560mila miliardi di collisioni tra singoili protoni. E non sono i soli, il 3 agosto scorso, comunica il CERN, l'esperimento LHCb ha superato i 100mila miliardi di collisioni. L'obiettivo ora è di raggiungere un milione e mezzo di miliardi di collisioni. In questo momento, LHC sta facendo girare fasci costituiti da 1380 "pacchetti" di protoni ciascuno.
domenica 12 agosto 2012
ALICE MISURA LA TEMPERATURA PIU' ALTA DELL'UNIVERSO
L'esperimento ALICE ha stabilito un nuovo record di temperatura mai misurata in laboratorio: 300 MeV, circa 4 mila miliardi di gradi centigradi, nel punto di collisione di due ioni di piombo registratata dai rivelatori di ALICE nell'autunno del 2011. E' una temperatura 100.000 volte maggiore di quella all'interno del Sole e una materia più densa di quella di una stella a neutroni. E' una misura che supera del 30 per cento - anche se con un maggiore grado di incertezza - quella precedente registratata nel laboratorio USA di Brookeven. Il risultato è stato comunicato in uno dei circa 40 studi che l'esperimento ha presentato e presenterà in questi giorni a Washington alla Conferenza sulla Quark Matter 2012 dedicata alla materia esistente nell'Universo durante i primi milionesimi di secondo dopo il Big Bang. Alla conferenza hanno presentato studi anche gli esperimenti CMS e ATLAS. Un'altra ricerca presentata da ALICE riguarda la scoperta che a volte, alla fine della sua corsa attraverso il plasma, un pesantissimo quark charm incontra un anti-charm anti-quark. Dallo scontro emergono particelle charm-anti-charm, il "charmonium". Questo può avvenire solo se queste particelle giganti sono rallentate a velocità quasi nulla in corrispondenza alla agitazione termica del plasma. L'italiano Paolo Giubellino, spokesperson di ALICE, ha affermato che "con le nuove misurazioni previste per febbraio ci avvicineremo ancora i più alla conoscenza dello stato primordiale della materia, il plasma gluoni-quark".
giovedì 9 agosto 2012
LA TABELLA DI MARCIA DI LHC FINO ALLA PAUSA DI DUE ANNI
Si andrà avanti fino a dicembre con le collisioni di protoni, poi una breve sosta invernale e quindi le consuete due settimane di collisioni di ioni pesanti. Poi LHC chiuderà i battenti per un anno e mezzo-due. Questa è il time table del Large Hadron Collider dopo l'annuncio delle ultime scoperte sul bosone di Higgs i primi di luglio e l'invio per la pubblicazione degli articoli di ATLAS e CMS. Il lavoro con i fasci di protoni sarà prolungato ben oltre la data prevista in precedenza (16 ottobre) per poter arrivare alla fatidica soglia di 20 femtobarns inversi (invece dei 15 previsti). Lo scopo : studiare, caratterizzare meglio il bosone di Higgs scoperto, capire se è davvero quello previsto dal modello standard o, come appare da alcune indicazioni parziali, ha delle caratteristiche diverse. Il calendario prevede di andare avanti fino al 16 dicembre. Poi la pausa invernale molto più corta del solito e il 18 gennaio ecco arrivare le collisioni di ioni (su quelle dell'anno scorso ALICE presenterà tra pochi giorni a Washington una quarantina di talk) per almeno un paio di settimane. Poi, il 17 febbraio stop alla macchina, due settimane di test ai circuiti magnetici e da marzo il vero e proprio shout down.
giovedì 2 agosto 2012
ATLAS E CMS MIGLIORANO I DATI SULL'HIGGS
Le collaborazioni degli esperimenti ATLAS e CMS hanno sottomesso alla rivista Physics Letters B due articoli, che annunciano "l'osservazione di una nuova particella, compatibile con il bosone di Higgs del Modello Standard". Sia CMS che ATLAS individuano la massa della nuova particella tra 125 e 126 GeV, considerata l'incertezza statistica della misura. Il risultato deriva dall'analisi combinata dei dati raccolti dagli esperimenti nel 2011 con collisioni ad un'energia di 7 Tev e nel 2012 a 8 Tev. In questo periodo la luminosità e l'efficienza di Lhc sono state tali da produrre circa 600 mila milioni di collisioni tra protoni, da cui sono scaturiti l'immensa mole di eventi, a cui hanno guardato gli esperimenti. La significatività statistica delle misure di entrambi gli esperimenti ha raggiunto (e superato per ATLAS) 5 deviazioni standard: la soglia per cui nella comunità scientifica si considera il risultato osservato un'effettiva scoperta. Solo la raccolta e l'analisi di una mole ancora maggiore di dati consentirà però nei prossimi mesi e anni di definire i dettagli e le proprietà di questa nuova particella. Vista la portata del risultato proposto, ci si aspetta che la risposta di Physics Letters B alla sottomissione degli articoli avvenga molto rapidamente, probabilmente già nell'arco della prossima settimana.
mercoledì 4 luglio 2012
Higgs: l'abbiamo praticamente trovato
domenica 24 giugno 2012
IN ARRIVO I NUOVI DATI SUL BOSONE DI HIGGS
Lunedì 4 luglio alle ore 9.00 al CERN di Ginevra si terrà un seminario scientifico di aggiornamento sui dati raccolti in questi ultimi mesi a LHC dagli esperimenti ATLAS e CMS. Sarà un’occasione importante di aggiornamento sulla “caccia” al bosone di Higgs, la particella che dà massa a tutte le cose, tassello mancante del Modello Standard. Il seminario del CERN si svolgerà in collegamento con Melbourne, dove proprio quel giorno avrà inizio ICHEP, la conferenza internazione di fisica delle alte energie, che vedrà riuniti i fisici delle particelle di tutto il mondo.
venerdì 22 giugno 2012
HIGGS: VOCI SUI NUOVI DATI
Si moltiplicano, in vista della conferenza ICHEP del 4-11 luglio a Melbourne, le voci sui nuovi dati degli esperimenti ATLAS e CMS alla caccia del bosone di Higgs. Nei giorni scorsi (17, 18 giugno) alcuni blog avevano iniziato a parlare di dati molto favorevoli provenienti dall'esame delle collisioni dei primi mesi del 2012 e ipotizzavano l'annuncio della scoperta molto vicino. Martedì, nel suo spazio settimanale tradizionalmente dedicato alla scienza, il New York Times in un articolo riprendeva le voci e le rilanciava, seppure con molte precauzioni. Le stesse precauzioni che l'agenzia italiana ANSA riproponeva nei suoi lanci e in un intervento sul sito web. Al CERN, del resto, si è molto cauti in queste ore. I dati si stanno ancora analizzando e per ora nessuno si può ne' si vuole sbilanciare. L'ottimismo c'è, ma i numeri debbono tornare tutti.
mercoledì 20 giugno 2012
DA BABAR POSSIBILI SEGNALI DI NUOVA FISICA
giovedì 14 giugno 2012
SUPERATE LE COLLISIONI DEL 2011
Buone nuove da LHC: la macchina ha realizzato in questi pochi mesi del 2012 più collisioni per gli esperimenti ATLAS e CMS di quante ne siano state realizzate in tutto il 2011. L'anno scorso infatti, ATLAS e CMS hanno registrato ciascuno un totale di circa 5,6 femtobarns inversi di dati. Questa misura delle prestazioni dell'acceleratore è equivalente a circa 560.000 miliardi collisioni protone-protone. Ora LHC è avviato a realizzare 1500 miliardi di collisioni protone-protone per la fine del 2012. In questi giorni la macchina lavora con 1380 “pacchetti” di protoni per fascio, il valore massimo fissato per quest'anno, con circa 150 miliardi di protoni per ogni pacchetto. L'acceleratore ha anche superato di gran lunga il miglior tasso istantaneo di collisione ottenuto lo scorso anno: la luminosità di picco massimo nel 2011 è stato del 3,6 per 10 alla 33 collisioni per centimetro quadrato al secondo, mentre ora ha raggiunto il 6,8 per 10 alla 33.
giovedì 31 maggio 2012
SPRINT PER I MEETING ESTIVI
La macchina di LHC sta viaggando a tutta velocità e i ricercatori sono confidenti di poter portare, dal 5 all'11 luglio alla conferenza ICHEP di Melbourne i primi importanti risultati per il 2012. La lumonisità è già sopra al 6,6 alla 10,33, cioè molto vicina al massimo atteso (6,8) e comunque rappresenta già il doppio del risultato raggiunto nel 2012. I dati quindi affluiscono abbondanti dai rivelatori degli esperimenti: si è arrivati infatti ad accumulare 3,5 femtobar inversi. Un ottimo risultato, se si pensa che nel corso dell'intero 2011 si era raggiunta quota 5,6: un dato che verrà sicuramente superato quest'anno e che probabilmente si arriverà a raddoppiare. Ma non ci sono solo più dati: c'è anche più qualità, perché quest'anno l'energia dei fasci è di 4 TeV, non di 3,5 come l'anno scorso. Buone premesse per la conferenza australiana.
martedì 15 maggio 2012
MIGLIORANO LE PERFORMANCE DOPO LA RIPARTENZA A SINGHIOZZO
Dopo il technical stop di un paio di settimane fa, l’acceleratore ha ripreso a lavorare, ma nei primi giorni si sono verificati vari problemi di hardware che ne hanno rallentata la marcia. “Nulla di grave – ci spiega Gianluigi Arduini, che sta coordinando i lavori in sala di controllo di LHC – diciamo che abbiamo avuto qualche problemino hardware di troppo ma ora è tutto a posto, è stato tutto riparato”. Si è trattato di inconvenienti ordinari solo che sono stati più frequenti del solito, ma anche questo rientra nelle normali fluttuazioni del funzionamento di una macchina così sofisticata. “Quello che stiamo cercando di fare ora – aggiunge Arduini – è riottenere le stesse performance che LHC aveva prima di quest’ultimo stop e ci stiamo avvicinando al nostro traguardo”. “Adesso cerchiamo di aumentare sia la luminosità, oggi abbiamo raggiunto 1,6 femtobarn inversi, sia l’intensità per bunch, non potendo aumentare il numero dei bunch, che è già il massimo previsto per il 2012, cioè 1380: in altre parole – conclude Arduini – in questa fase il nostro obiettivo è: produzione, produzione, produzione, per arrivare alle conferenze estive con abbondanza di dati”.
lunedì 30 aprile 2012
CMS OSSERVA PER LA PRIMA VOLTA UN BARIONE ATTESO DA ANNI
L'esperimento CMS ha osservato per la prima volta una particella prevista dal Modello standard ma mai vista prima. Si tratta del barione Ξ b * 0 (Xi beaty eccitato) . La sua massa è di circa 6 GeV. L'osservazione è stata fatta dai ricercatori di CMS su una serie di dati di collisioni realizzate nel corso del 2011 , quando LHC lanciava uno contro l'altro fasci di protoni a 3,5 TeV di energia ciascuno. Il campione, specifica un comunicato dell'esperimento, corrisponde a una luminosità integrata di 5,3 femtobar inversi. Il Modello standard prevede che questo barione esista come uno dei modi in cui si accoppiano i quark. In questo caso, la nuova particella è composta da un quark beauty associato con un quark strange e o un quark up o un quark down. "Si tratta di una bella misura - commenta Guido Tonelli, spokesperson emerito di CMS - Osservazioni di particelle di questa tipologia, d'altronde, sono già state fatte da ATLAS e LHCb":
venerdì 20 aprile 2012
FASCI ULTRADENSI IN LHC
In sole due settimane di operazioni con fasci stabili, LHC ha già raggiunto la cifra record per la densità dei “pacchetti” di cui sono composti i fasci: 1380 protoni per ogni “beam”. Cioè la massima densità prevista per tutto il 2012. Ci si è arrivati in soli quindici giorni passando da 624 protoni per beam a 840 la scorsa settimana e compiendo l’ultimo salto – da 1092 a 1380 – in questi giorni. LHC ha anche raggiunto il picco massimo di luminosità doppiando il risultato del 2011: 3.9 × 1033 collisioni per centimetro quadro per secondo. Un risultato che permette di portare i dati raccolti dagli esperimenti alla misura di 0.6 inverse femtobarn, equivalente a circa 60 milioni di miliardi di collisioni. Un obiettivo che l’hanno scorso ha richiesto non due settimane, ma ben dodici.
venerdì 13 aprile 2012
IN SETTE GIORNI IL LAVORO DI SEI SETTIMANE
venerdì 6 aprile 2012
RIPRENDE LA FISICA DI LHC
“Fasci stabili” hanno annunciato i macchinisti nella tarda notte di ieri. E così il programma di fisica del 2012 di LHC è ripreso e lo ha fatto segnado un nuovo record: collisioni a 8 TeV. I primi scontri sono avvenuti a 3 bunch (pacchetti di particelle) contro 3. Ora, nei quattro punti di interazione degli esperimenti, i fasci si stanno già scontrando a 47 bunch. Ma l’idea è di portarli a 84 già nella serata di oggi, per poi aumentare progressivamente il numero dei pacchetti nei prossimi giorni fino a raggiungere le condizioni alle quali LHC lavorava alla fine del 2011. Ci vorrà un po' perché bisognerà fare diversi fill (riempimenti della macchina con i protoni), che sono operazioni che portano via del tempo ed è necessario fare ogni passo verificando che tutto stia funzionando correttamente. Ma sarà questione di pochi giorni.
giovedì 15 marzo 2012
LHC è ripartito. Bene
LHC è ripartito e sta già funzionando bene. Dopo l’imprevisto all’SPS, era attesa per la mattina di ieri, 14 marzo, la ripartenza di LHC ma si è dovuto attendere fino alla tarda serata. I macchinisti sono stati impegnati nelle operazioni preliminari all’iniezione dei fasci fin dal mattino ma i primi protoni dentro la macchina si sono visti solo dopo le 22,30 perché queste operazioni sono sempre lunghe e delicate. I fasci non hanno compiuto subito un giro completo ma hanno percorso l’anello di 27 km passo dopo passo, cioè un settore alla volta. Il primo giro completo è stato ultimato con successo alle 23. A questo punto possiamo proprio dire che si è riaperta la stagione della caccia al bosone di Higgs.
martedì 13 marzo 2012
RINVIATA LA RIPRESA DI LHC
La ripartenza di LHC prevista per domani pomeriggio è stata rimandata. Al più presto a mercoledì in mattinata, ma ancora non c’è certezza sulla data. Tutto è pronto per l’avvio del ciclo di run del 2012 nell’anello di 27 km di LHC, questo ritardo non è dovuto a problemi che riguardano la grande macchina. La causa risiede, invece, in un problema di vuoto nell’SPS. L’SPS è il preacceleratore, la macchina che fa girare i protoni per portarli all’energia di iniezione, cioè all’energia che devono avere quando sono immessi nell’anello di LHC. Al momento i macchinisti stanno indagando il difetto, qualcosa di più preciso sul momento della ripartenza si saprà domani.
martedì 6 marzo 2012
IL CERCHIO SI STRINGE SEMPRE DI PIU'
Si tratta di un decadimento molto raro, viene chiamato Bs in due muoni e si dovrebbe osservare tre volte ogni miliardo di eventi. La collaborazione LHCb, impegnata anche nello studio di questo processo, ha presentato ieri, durante la conferenza Rencontres de Moriond in corso a La Thuile, gli ultimi risultati ponendo dei nuovi limiti. “Questa misura è importante – spiega Pierluigi Campana, coordinatore dell’esperimento LHCb – perché i teorici sanno calcolare molto bene il suo valore all’interno del Modello Standard. Quindi nel caso ci fosse nuova fisica, questo numero potrebbe cambiare”. “Per ora, né noi né nessun altro esperimento, abbiamo raccolto abbastanza statistica – prosegue Campana – ma stiamo ponendo dei limiti sempre più stringenti: l’anno scorso avevamo un limite che era 10 volte quello attuale. Insomma, lo stiamo braccando”.
mercoledì 15 febbraio 2012
LHC IN FASE DI RODAGGIO
I macchinisti di LHC stanno lavorando perché tutto sia pronto entro la metà di marzo, quando nell’anello di 27 km ricominceranno a circolare e a collidere i protoni. “Abbiamo iniziato venerdì scorso i powering test in due settori e metà della macchina è a condizioni criogeniche nominali: in altre parole, stiamo riportando i magneti superconduttori alla temperatura di -271,3 °C e stiamo facendo delle prove di potenza su quei circuiti”, spiega Mirko Pojer della sala di controllo di LHC. “Per il momento si lavora solo la sera perché di giorno ci sono gli interventi nel tunnel – prosegue Pojer – ma a partire dal 22 febbraio i test si faranno lungo tutto l’arco della giornata, per 24 ore, fino al 6-7 marzo, momento in cui cominceremo il machine check-out, cioé il collaudo di tutti i sistemi di LHC, fino ad arrivare all’iniezione dei fasci qualche giorno piú tardi". "Come annunciato i giorni scorsi – prosegue Pojer – l’energia di LHC sarà portata a 4 TeV e questo avverrà fin da subito: l’innalzamento dell’energia di un 15% implica un aumento della luminosità della macchina del 20%, il che significa un netto incremento delle prestazioni”. Insomma, tutto è quasi pronto per la ripresa della “caccia” al bosone di Higgs, e molti pensano che questo sarà l’anno decisivo.
lunedì 13 febbraio 2012
AUMENTA L'ENERGIA DI LHC: SI VA A 8 TEV
L'energia dei fasci di LHC realizzerà nel corso di quest'anno un altro record: non più 3,5 TeV per fascio, come nel 2011, ma 4 TeV portando così l'energia complessiva nel punto di collisione a 8 TeV. Nessuna macchina al mondo ha mai potuto fare tanto. La decsione è stata annunciata oggi, lunedì 13 febbraio, dal management del CERN in seguito al meeting di Chamonix dove si era pronunciato in questo senso il CERN Machine Advisory Committee (CMAC). Il CERN ha annunciato inoltre che per il 2012 l'obiettivo è quello di arrivare a 15 inverse femtobarnsnelle collisioni protone-protone per ATLAS e CMS, tre volte più elevato rispetto all'anno scorso. Lo spazio tra i "pacchetti" (i Bunch) rimarrà invece ai 50 nanosecondi del 2011. La macchina, dopo queste performance, verrà stoppata a partire probabilmente dal 2013 per essere preparata a una successiva stagione di ricerca con i fasci a 7 TeV di energia, 14 TeV nel punto di collisione.
martedì 7 febbraio 2012
ATLAS E CMS PUBBLICANO I DATI SULL'HIGGS
Si erano messi d’accordo di presentare contemporaneamente in due articoli indipendenti i risultati annunciati durante il seminario al CERN dello scorso dicembre. E così è stato. Oggi gli esperimenti ATLAS e CMS hanno sottoposto per la pubblicazione a Physics Letter B i dati arricchiti di ulteriori analisi che le collaborazioni hanno svolto in quest’ultimo mese. Ciò che emerge è la conferma che la regione di energia dove con maggiore probabilità si troverebbe il bosone di Higgs secondo il Modello Standard è quella compresa tra i 116 e i 131 GeV per ATLAS, e tra i 115 e i 127 GeV per CMS. Questo dato ora è affinato da nuove statistiche che restringerebbero la finestra energetica per entrambi gli esperimenti ai 124-126 GeV. Statistiche che però non sono ancora sufficienti per poter parlare di “scoperta”, come ci tengono a precisare i fisici degli esperimenti. Di certo, a pochi giorni dalla rimessa in moto dell’acceleratore, questi risultati fanno ben sperare per il 2012: a LHC sono sicuri, infatti, che i dati di quest’anno saranno determinanti per confermare o per escludere, in entrambi i casi in modo definitivo, l’esistenza del bosone di Higgs. E di questo e altro ancora si parlerà a Catania il prossimo 23 marzo nel corso dell’incontro “Esploratori dell’invisibile”, durante il quale il pubblico incontrerà i protagonisti di queste ricerche.
sabato 4 febbraio 2012
COLLISIONI A 8 TeV? SARA' DECISO A CHAMONIX
È ormai iniziato il conto alla rovescia. I primi di marzo i macchinisti di LHC inietteranno nuovamente i protoni nell’anello dell’acceleratore e così, dopo la pausa invernale, riprenderanno quelli che in gergo vengono chiamati i run. C’è grande attesa per questa ripartenza perché il 2012 potrebbe essere decisivo per la caccia al bosone di Higgs. Ma quest’anno ci potrebbe essere anche una novità. Gli scienziati stanno, infatti, valutando se alzare l’energia della macchina, portandola da 3,5 TeV a 4 TeV, che significherebbe avere collisioni a 8 TeV nel centro di massa. Il dibattito su questo punto è aperto all’interno della comunità. Se da una parte i macchinisti vorrebbero spingere l’acceleratore verso un’energia di regime maggiore, dall’altra i fisici degli esperimenti preferirebbero andarci cauti. Alzare l’energia, infatti, significa estendere la statistica introducendo un’incognita: si devono confrontare dati raccolti a due energie differenti e la loro analisi potrebbe richiedere lo sviluppo di ulteriori simulazioni. La decisione finale è attesa per la metà della prossima settimana, dopo che se ne sarà discusso nella conferenza di Chamonix.
giovedì 26 gennaio 2012
MESSA A PUNTINO E ANALISI DEI DATI
Anche se LHC è spento per lo stop invernale, al CERN c’è comunque un gran da fare. I ricercatori degli esperimenti stanno infatti approfittando di questa pausa nella presa dati per rimettere a puntino i grandi apparati rivelatori e per proseguire nell’analisi dei dati raccolti lo scorso anno. “Al momento – ci spiega Fabiola Gianotti, che dirige l’esperimento ATLAS – stiamo facendo manutenzione alla macchina in vista della ripresa dell’attività di LHC, ma siamo anche impegnati nello studio della grande mole di dati che è stata raccolta nel 2011 da ATLAS”. “In questo momento, sia noi sia i colleghi di CMS stiamo lavorando alla stesura degli articoli con i risultati sul bosone di Higgs, che abbiamo presentato alla comunità scientifica nel corso del seminario al CERN lo scorso dicembre, articoli che saranno presentati per la pubblicazione il mese prossimo”. “Ma non è tutto, – prosegue Gianotti – siamo impegnati, infatti, anche nell’analisi dei dati interessanti per lo studio di tutta la fisica per cui è stato progettato ATLAS, non c'è solo l'Higgs fra i nostri obiettivi, e questi risultati li presenteremo a marzo durante le conferenze invernali”. E marzo sarà anche il mese in cui nell’anello di LHC riprenderanno a circolare i fasci di protoni e ricominceranno le collisioni.